Test di Felcizzazione Agrigento

Presso i Centri Ottica Nobile effettuiamo ad Agrigento test di felcizzazione.

Questo tipo di test serve per avere delle indicazioni sulla qualità e quantità delle sostanze presenti nel film lacrimale. La sostanza prelevata non è propriamente il film lacrimale, che costituisce una pellicola organizzata che ricopre tutto il bulbo oculare e la congiuntiva compresa quella palpebrale, ma rappresenta il liquido lacrimale in cui manca la tipica organizzazione delle sostanze.

Nonostante ciò il prelievo del liquido riflette la tipologia del film perché le sostanze sono le stesse e l’acqua viene perduta per evaporazione.

COME AVVIENE IL PRELIEVO?

Il prelievo avviene tramite una microsiringa con un tubicino di caucciù a livello della congiuntiva e non nel bulbo con un movimento rapido onde evitare la successiva lacrimazione. Il prelievo della lacrima falserebbe il test della felcizzazione ad Agrigento.

Recentemente la tecnica è stata migliorata ed il prelievo viene fatto con dei micro capillari che vengono appena poggiati andando a rendere ancora meno invasivo un test che già di per sè invasivo non è. Il liquido così prelevato si pone su di un vetrino e si fa asciugare a temperatura ambiente. Successivamente il campione prelevato viene osservato al microscopio per vedere se le sostanze precipitate avranno assunto un aspetto tipico a forma di felce. Per questo motivo il test prende il nome di “Test della felcizzazione”.

Prelievo non invasivo

È tutto molto semplice e veloce, non sentirai nulla.

Osservazione

Il campione viene osservato al microscopio

Le felci sono dovute essenzialmente alle proteine che precipitando si denaturano: mucine e albumine, globuline e lisozima.

Sulle proteine precipitano anche altre sostanze organiche (zuccheri,lipidi e pigmenti) ed elettroliti, in particolare cloruro di sodio e di potassio. Questo fa si che l’osservazione del tipo di felcizzazione ci dia indicazioni non solo sulla costituzione organica ed inorganica del film, ma anche sulla stabilità dei suoi parametri. Abbiamo così indicazioni indirette del PH (che deve avere un range fra 6 e 8), sulla tonicità, sulla osmolarità ed anche sulla temperatura.

COME SI CLASSIFANO?

TIPO I

Abbiamo felci contigue che denotano un buon tappeto proteico dovuto alla fitta ramificazione. In questo caso sappiamo che nel film vi è una giusta quantità di proteine e che tutti i parametri sono rispettati, quindi possiamo tranquillamente applicare tutti i tipi di polimero.

TIPO II

La felcizzazione è ancora abbondante, ma si iniziano ad evidenziare spazi vuoti fra le ramificazioni. La stabilità del film è diminuita, ma abbiamo ancora un buon range di applicazione per tutti i tipi di lenti.

TIPO III

La felcizzazione dovuta alle proteine ed ai sali precipitati comincia a diradarsi. Appaiono spazi vuoti e conglomerati uniformi di mucina. Per l'applicazione di lac il film deve essere reintegrato parzialmente. In caso di polimero idrofilo deve essere reidratato. Per le lenti a contatto a porto continuo si usa la lacrima artificiale.

TIPO IV

il fenomeno della felcizzazione è assente ed il materiale prelevato non mostra nessuna organizzazione. Vediamo ammassi e filamenti di sostanze degenerate e probabilmente anche cellule esfoliate. In questo caso non ci sono indicazioni per l'applicazione di lac. Questa situazione è tipica dell'occhio secco, siamo molto lontani dalla stabilità lacrimale e quindi dal PH, dalla tonicità e dalla osmolarità. Nel caso volessimo procedere all'applicazione dobbiamo usare molta cautela ripristinando i parametri eventualmente con l'uso di lacrime artificiali ed avere grande accortezza nella manutenzione del polimero. Questo caso è comunque sinonimo di una patologia o di una sofferenza della congiuntiva, delle cellule corneali o di un disequilibrio nel metabolismo cellulare.

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PER CONCLUDERE

Si è venuta così a determinare la stabilità del film dell’osservazione dei suoi componenti in base soprattutto alla quantità delle sostanze osservate. Se ci soffermiamo sulla qualità, avremo un quadro anche più completo, infatti esistono tappeti proteici abbondanti con una felcizzazione aghiforme invece che arboriforme. Questo ci dice che, assieme alle proteine sono precipitati un’enorme quantità di zuccheri, che, con i sali, ne hanno alterato la tipica struttura a felce.
Nonostante questo, studi appropriati hanno dimostrato che i soggetti che rientravano nella felcizzazione di I° tipo, portavano tranquillamente qualsiasi tipo di lente a contatto.

Le glicoproteine così precipitate si è visto appartenevano alla classe degli anticorpi: IgM e IgG, ma in particolare IgE, cioè quella classe di anticorpi presenti nei soggetti allergici. Andando avanti con gli studi, si è osservato, nei soggetti allergici, il diradamento progressivo delle felci, che mantenevano però il tipico aspetto aghiforme. Il II° tipo del soggetto allergico sopportava molto meno le lenti del II° tipo del soggetto normale. Nel III° tipo del soggetto allergico vi era già intolleranza totale alla lente, nonostante tutti gli accorgimenti presi. L’applicazione diventava quindi più difficoltosa che nel soggetto normale e si deve ovviare non solo ricostituendo il film ed umettando o bagnando il polimero, ma agendo anche essenzialmente sui tipi di manutenzione.

I trattamenti enzimatici dovranno essere più frequenti in base al tipo di felcizzazione del soggetto allergico(I°,II°,III°o IV° tipo). Si dovranno usare anche soluzioni detergenti per prevenire il depositarsi delle proteine. Saranno infatti queste, ed in generale tutto il substrato che si viene a costituire sul polimero, che determineranno quel fenomeno conosciuto come “allergizzazione”.
Si vengono a formare anticorpi IgE a tutti i costituenti che occasionalmente si stratificano sulla lente e che rappresentano l’antigene. Si scatena la reazione antigene-anticorpo e si innesca il meccanismo di intolleranza al polimero; si creano iperemie, si ha senso di fastidio, fotofobia e talora dolore; diventa impossibile il porto di lac.

Si deve dunque prevenire il formarsi di questi fenomeni agendo sulla stretta manutenzione oppure andando a modificare la struttura polimerica delle lac,oggi molto semplice vista la grande varietà di polimeri che ci offre il mercato.

Effettua il test di felcizzazione Agrigento, presso i Centri Ottica Nobile!

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